A Pechino inaugura "Viaggio di Conoscenze: “Il Milione” di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente"

29 Luglio 2024

Durante i diciassette anni che passò in Cina, Marco Polo potè familiarizzare con una civiltà molto raffinata, che possedeva il segreto della fabbricazione della porcellana, della seta, della carta e del tè. Narrò poi le sue imprese in "Le devisement dou monde", dettato allo scrittore Rustichello da Pisa e meglio noto come "Il Milione", un reportage ante litteram che lo rese immortale non solo in Europa, ma anche in Asia. In occasione dei 700 anni dalla sua scomparsa, avvenuta l'8 gennaio 1324, al China World Art Museum di Pechino è stata inaugurata l'esposizione "Viaggio di Conoscenze: “Il Milione” di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente", evento principale in Cina dedicato alle celebrazioni del mercante veneziano. Presente alla cerimonia il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dal 28 al 31 luglio è in visita ufficiale nella Repubblica Popolare Cinese.

Marco Polo, così come la sua opera, sono un esempio universalmente riconosciuto di una fase significativa di contatti globali tra Oriente e Occidente, che si sono sviluppati in ambiti cruciali come il commercio e la cultura. Questa diffusione di merci, idee, informazioni e conoscenze ha portato in Europa a una più profonda comprensione e consapevolezza di regni lontani, in particolare della Cina.

"Viaggio di Conoscenze" riunisce 135 pezzi tra dipinti e sculture trecentesche, cimeli, gioielli, vetri e tessuti preziosi, documenti provenienti da importanti istituzioni come la Fondazione Musei Civici di Venezia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, i Musei Civici di Bologna, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, le Collezioni di Palazzo Thiene di Vicenza, l’Imperial Kiln Institute di Jingdezhen, il Museum of Ethnic Costumes di Pechino e lo stesso World Art Museum, in cui è conservato il celebre bassorilievo circolare che narra la millenaria storia cinese e in cui sono raffigurati, unici occidentali, Marco Polo e il gesuita e cartografo Matteo Ricci (1552-1610). Sono esposti anche due busti in pietra raffiguranti san Domenico e san Francesco, scolpiti nel 1390 da artisti della bottega di Jacobello (1350 ca-1409) e da Pier Paolo delle Masegne (1386-1403) oltre a codici miniati e piatti di manifattura del periodo Yuan (XVIII-XIV secolo) provenienti dalla raccolta seicentesca del marchese Ferdinando Cospi di Bologna.

Il percorso, articolato in sei sezioni principali, intende accompagnare il visitatore in un cammino ideale lungo il tragitto fatto da Marco Polo nel suo viaggio, fondendo in un unico itinerario la dimensione dell’immaginario, che si ispira alle pagine del libro, alla realtà storica e geografica delle rotte commerciali battute dal mercante veneziano.

L'esposizione si apre con una prima parte dedicata alle fonti dirette su Marco Polo e al ruolo svolto da Venezia nel favorire l’acquisizione di nuove conoscenze storiche e geografiche dell’Oriente rispetto a quelle già esistenti in Europa. Nella sezione "Predicatori in viaggio", invece, vengono descritte le figure di predicatori che viaggiarono lungo le vie carovaniere negli stessi anni di Marco Polo e la visione estetica, oltre che religiosa del tempo. Successivamente, si indagano le nuove rotte commerciali, tra gioielli e tessuti preziosi, e le vie della cultura materiale a Venezia e lungo le vie del commercio, dal bacino del Mediterraneo fino alla Cina. La quarta sezione, dal titolo "Guerrieri e maestri del metallo fra l’Italia e le vie d’Oriente", è dedicata alle magnifiche armature da parata create dai maestri artigiani sia in Italia sia nei territori attraversati dai viaggiatori in tutta l’Asia, mentre la quinta, "Verso il mondo moderno. Misurazione dello spazio e del tempo tra Oriente e Occidente", approfondisce il tema della navigazione, della misurazione del tempo e dello spazio nei secoli immediatamente successivi a Marco Polo, mostrando le conoscenze reciproche fra Italia e Cina. Infine, vengono esposte importanti opere d’arte eseguite dal XIX secolo a oggi che rievocano la figura e le imprese di Marco Polo.

A conclusione della mostra fisica, un capitolo finale permette ai visitatori di avere un’esperienza immersiva in realtà aumentata, con una narrazione virtuale e multidisciplinare. Questa esperienza, facilitata da dispositivi indossabili, permette al pubblico di intraprendere in prima persona il viaggio de “Il Milione” lungo la Via della Seta a fianco di Marco Polo, da Venezia fino all’Impero cinese di Kublai Khan. “Marco Polo VR” è un grande progetto cinematografico in Virtual Reality 3D realizzato dalla società italiana Way Experience.

La mostra celebra anche il 20esimo anniversario del Partenariato Strategico Cina-Italia ed è organizzata e promossa dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino con il coordinamento dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e con il diretto sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Turismo cinese.

"Viaggio di Conoscenze: “Il Milione” di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente" rimarrà aperta nella capitale cinese fino a metà novembre, per poi essere allestita in altre sedi museali in Cina.

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