È grazie alla stretta collaborazione del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, e specialmente dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, che si potrà realizzare la rappresentazione dell’opera lirica “Marco Polo”, scritta e interpretata dagli studenti e dalle studentesse del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia in coproduzione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Fondazione Teatro La Fenice, nel prestigioso Grand Theatre di Zhejiang Conservatory of Music di Hangzhou, in Cina.
L’opera, dedicata al grande viaggiatore veneziano, sarà rappresentata grazie alla partnership con lo Zhejiang Conservatory of Music di Hangzhou che, in virtù di un protocollo d’intesa recentemente siglato, collaborerà alla preparazione e alla sua messa in scena il prossimo 10 novembre.
Il progetto è stato ritenuto particolarmente meritevole dal Ministero dell’Università e Ricerca, Direzione Generale dell’Internazionalizzazione e della comunicazione, che ha contribuito a finanziare l’iniziativa. Roberto Coin, sponsor dell’opera sin dagli esordi, ha rinnovato il suo sostegno anche in questa eccezionale occasione.
L’opera, che ha debuttato con successo in prima esecuzione assoluta lo scorso 18 aprile al Teatro Malibran di Venezia nell’ambito delle celebrazioni cittadine per i settecento anni dalla morte di Marco Polo, è liberamente tratta dal celeberrimo Milione, con le musiche composte da Marianna Acito, Jacopo Caneva, Anna Dobruckae, Paolo Notargiacomo, studenti ed ex-studenti della scuola di Composizione del Conservatorio di Venezia, su libretto a firma Antonino Pio.
La compagine orchestrale del “Benedetto Marcello” diretta da Giovanni Mancuso, si unirà a quella corale composta dagli studenti dello Zhejiang Conservatory of Music, diretti dal maestro del Coro Francesco Erle. La regia dell’opera è di Emanuele Gamba.
Gli studenti Xiao Zhengpeng e Jing Guan dell’Accademia di Belle Arti di Venezia sono gli ideatori delle scene. Inoltre, la produzione si avvarrà della straordinaria partecipazione del grande maestro Roberto Capucci che ha disegnato i meravigliosi costumi. Il light design di Fabio Barettin sarà ripreso per l’occasione da Jenny Cappelloni.
Il cast degli interpreti vocali, selezionati tra i vincitori delle audizioni del Progetto OperaStudio, è così composto: Samy Timin nei panni di Marco Polo maturo; Wenjun Qian in quelli di Marco Polo giovane; Yuan Yao darà voce al Gran Khan, imperatore del Katai; mentre sua figlia, la Principessa, è interpretata da Eugenia Siliberto; Iryna Shteiner impersona Venezia. In scena anche l’ottetto vocale composto da Yuqing Chen, Yukiko Shimizu, Anna Basso, Tong Xie, Wenxuan He, Linting Xie, Yuan Fang Xiang e Cesare Aggio. Il ruolo di voce narrante è affidato all’attore Marco Ferraro.
Per l’Accademia di Belle Arti, assistente ai costumi Giulia Negrin; coordinatore del progetto e responsabile della Scuola di Scenografia e Costume Lorenzo Cutùli; coordinatore della progettazione scenotecnica Angelo Linzalata; coordinatore della progettazione e della realizzazione dei costumi Marta Valtolina.
La trama
Un maturo Marco Polo imprigionato a Genova rivive nella memoria la sua straordinaria avventura nella terra del Katai. Così il protagonista rievoca la partenza del ragazzo quattordicenne che lascia la sua amata Venezia per affrontare incognite e pericoli insieme al padre e allo zio. Egli rivive poi il ritorno dopo molti anni e il lungo viaggio nel quale accompagna la bella principessa cinese, di cui si innamora platonicamente, per accompagnarla in Persia, promessa sposa del re. Ma l’opera non narra solo un viaggio straordinario, è soprattutto la storia della crescita e della maturazione di un uomo coraggioso e forte, ma anche scosso da tormenti e dubbi. È un percorso dentro l’uomo, mirato alla conoscenza dei propri sentimenti, tra i quali la nostalgia, il rimpianto, l’amicizia, la fedeltà e l’amore. Marco Polo è costantemente accompagnato da Venezia, che nell’opera è uno dei personaggi. Venezia lo segue e lo consola, è la madre ideale del protagonista, che a sua volta ne è il figlio prediletto. Lo aiuta, lo consiglia, ma anche predice il destino e osserva le pulsioni di Marco con sincera partecipazione. Una citazione musicale da Ariodante di Georg Friedrich Händel introduce il tema dell’addio.