Venerdì 28 marzo alle 18, all’Auditorium del Museo M9 di Mestre, si terrà “Marco Polo a pedali – Il racconto di un viaggio meraviglioso”, un appuntamento all’interno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo.
Due moderni esploratori, Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, condivideranno la loro straordinaria esperienza del viaggio in bicicletta lungo la leggendaria Via della Seta: partiti il 25 aprile 2024 da Venezia, hanno raggiunto la meta finale del loro viaggio, Pechino, il primo agosto, dopo 10.300 chilometri, 100 giorni di viaggio e un bagaglio di esperienze e di incontri inesauribile.
All’incontro sarà presente l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Mobilità, Francesca Zaccariotto. “La mobilità ciclistica, per questa Giunta, è uno strumento fondamentale per rendere le città più sostenibili e vivibili per tutti e in particolare per le nuove generazioni - commenta l’assessore Zaccariotto - Eventi come questo offrono ai giovani l’opportunità di confrontarsi su tematiche attuali legate alla sostenibilità e alla mobilità, ispirandosi a un passato che ha segnato la nostra identità.”
Il viaggio in bici lungo la Via della Seta di Alberto Fiorin e Dino Facchinetti è stato un omaggio a Marco Polo nel Settecentesimo anniversario della sua morte: l’obiettivo era quello di descrivere la via carovaniera nel Terzo Millennio, attraverso i resoconti giornalieri trasmessi sui principali social media e che hanno tenuto incollate per più di tre mesi centinaia di persone che hanno vissuto la loro esperienza pedalando, virtualmente, da casa. Sulle orme del celebre esploratore veneziano, i due ciclisti hanno pedalato verso la Cina in un’avventura ogni giorno più sorprendente e variopinta, attraversando tredici paesi, per una media di circa 125 chilometri al giorno. Un’esplorazione lenta e stupefacente di una parte di mondo per molti tratti ignota e lontana dallo sguardo occidentale, come testimoniato dall’assenza di turisti stranieri nella maggior parte delle località raggiunte, e che si è dischiusa ai due viaggiatori alternando cornici fiabesche a paesaggi aridi e crudi, in un instabile equilibrio tra ruralità e industrializzazione.
La serata di venerdì 28 marzo prevede anche un dialogo con alcuni giovani del territorio, per confrontarsi sull’esperienza della mobilità ciclistica nella vita quotidiana e nel tempo libero: un’opportunità unica per i più giovani di avvicinarsi alla storia del grande esploratore veneziano e di riflettere sulla mobilità sostenibile.
L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione di numerose realtà locali: Pedale Veneziano ASD, FIAB Mestre, La Velostazione Venezia, Coop Sestante Venezia, Prossimi ETS.