Musicafoscari Ensemble dedica a Marco Polo lo spettacolo musicale "Le città invisibili"

28 Novembre 2024

Nell’anno delle celebrazioni del settimo centenario della morte di Marco Polo l’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, presenta lo spettacolo musicale "Le città invisibili", liberamente tratto da Italo Calvino. L'appuntamento è per domenica 1 dicembre alle ore 20.30 in Auditorium Santa Margherita.

"Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra… D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. O la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere, come Tebe per bocca della Sfinge."

Nel nostro mondo l’imperativo alla produzione, alla codificazione e alla iperinformazione sembra togliere ogni segreto e singolarità ai luoghi, ogni comunità dell’abitare. Ma anche in una metropoli si può trovare una "città nascosta" e a suo modo "perfetta".

“fatta di frammenti mescolati col resto, istanti separati da intervalli, di segnali che uno manda e non sa chi li raccoglie”. “… rasentando i compatti muri… quando meno te l’aspetti vedi aprirsi uno spiraglio e apparire una città diversa, che dopo un istante è già sparita…”

E così avviene spesso a Venezia, città nascosta dagli stereotipi e che Marco non nomina mai, per timore che vada dissipata in immagini e nomi abusati. Ma basta cambiare il punto di osservazione, ed ecco che la città appare come non si era mai vista prima.

Così accade anche nella suite musicale che proponiamo: un canovaccio compositivo costruito con i musicisti/studenti, anche con l’aiuto di schemi grafici. Le città immaginarie, meravigliose o angoscianti, lasciano nella musica una impronta che le svela, anche a frammenti e con illuminazioni impreviste. Ogni esecuzione diventa unica e irripetibile come le città che Calvino ci invita a scoprire.

I 5 movimenti: 1) Desiderio, ricordo, città sottili. 2) Codificazione, reticoli e mappe, produzione. 3) Inferno. 4) L’impero di Kan è “un tassello di legno piallato: il nulla”. 5) “Un ponte, pietra per pietra”. Venezia.

Voci: Arianna Moro, Silvia Cattarinich. Violino: Ottavia Carlon. Tromba: Daniele Goldoni. Sassofono contralto: Federica Lizio. Fisarmonica: Marco Gerolin. Chitarra: Pietro Maria Cintura. Chitarra elettrica: Francesco Rossi. Tastiera: Eugenio Cereser. Tastiera: Silvia Tesser. Violoncello: Chiara Trabujo. Contrabbasso: Daniele Roccato. Contrabbasso: Gabriele Pagliano. Testo: Daniele Goldoni.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti.