"Marco Polo, la vita, il lascito, le figlie. Una storia veneziana". All'Istituto Italiano di Cultura di Lione una giornata dedicata al testamento del viaggiatore veneziano

11 Ottobre 2024

"Ego Marcus Paulo volo et ordino": comincia così il testamento di Marco Polo, redatto su pergamena di pecora dal prete-notaio Giovanni Giustinian il 9 gennaio 1323, secondo il calendario allora vigente nella Serenissima. Un manoscritto vivisezionato e studiato approfonditamente nel corso dei secoli successivi, che restituisce preziose informazioni sul viaggiatore veneziano, la sua vita, i suoi affetti e l'attività di mercante a Venezia nel Trecento.

In occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo 2024, e delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, l'Istituto Italiano di Cultura di Lione organizza, nella sua sede di rue François Dauphin 18, la conferenza "Marco Polo, la vita, il lascito, le figlie. Una storia veneziana". L'appuntamento è per giovedì 17 ottobre alle 18.30.

Le celebrazioni dei centenari sono sempre occasione di nuove ricerche e, nel caso della figura di Marco Polo, sono riemersi dagli archivi nuovi documenti, come ad esempio un manoscritto del "Devisement dou monde/Milione" presente nei cataloghi, ma ignoto agli studi poliani (è assente da tutti i censimenti del Milione) che risulta essere l’ultimo dei codici oggi noti in ordine di tempo del testo del grande viaggiatore veneziano. Non si ferma mai neanche l'attività di studiosi ed esperti, che propone nuove interpretazioni di dati disponibili, che consentono di saperne di più su Marco Polo, le proprie ambizioni, gli affari dopo il suo ritorno, le relazioni con il contesto veneziano e la storia della sua famiglia.

Proprio il suo testamento, in cui dichiara come sue uniche eredi la moglie e le tre figlie, è per l'epoca una scelta originale e insolita, che consente però di evidenziare il ruolo significativo delle donne nella civiltà mercantile di cui fu l’interprete Marco Polo.

E' in questo contesto che si inserisce la conferenza "Marco Polo, la vita, il lascito, le figlie. Una storia veneziana", tenuta in lingua italiana da Tiziana Plebani, storica ed esperta in conservazione di documenti bibliotecari presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Un testamento tutto al femminile quello del famoso viaggiatore dunque, in mancanza di un erede maschio: solitamente, anche se a Venezia le donne avevano maggiori libertà rispetto al resto d’Europa, la trasmissione ereditaria era per via maschile e in assenza si cercava nei collaterali. Ma Marco Polo non lo fa, e decide di lasciare tutto alle sue "commissarie di fede", come le definisce lui stesso.