All’Università Ca’ Foscari di Venezia si celebra l’eredità di Marco Polo con una mostra dedicata ai suoi viaggi, l’arte mercantile e la geografia dell’Oriente

27 Agosto 2024

Pagine e documenti antichi, alcuni mai esposti prima, iscrizioni in giapponese e cartografie di rotte, longitudini e pratiche mercantili. Questo e molto altro per celebrare i 700 anni dalla morte di Marco Polo, il famoso mercante e viaggiatore veneziano. A Dorsoduro, i secoli di sapere commerciale e mercantile della Serenissima si mostrano in tutta la loro bellezza con l’esposizione “Marco Polo e l’Oriente tra gli scaffali di Ca’ Foscari”, ospitata nelle teche del piano terra di Palazzo Foscari dal 26 agosto 2024 al 7 gennaio 2025.

A guidare il visitatore volumi e scritti appartenenti al Fondo Storico di Ca’ Foscari, che raccoglie il patrimonio bibliografico della Regia Scuola Superiore di Commercio, fondata nel 1868, e all'Archivio Storico di Ca’ Foscari, custode di documenti legati alla vita dei protagonisti e ai luoghi della Scuola stessa. In particolare, il Fondo storico rispecchia nella ricchezza e varietà delle sue collezioni l’ambizione della Scuola di formare dei cittadini del mondo in grado di intessere relazioni - commerciali, diplomatiche, culturali - con popoli dai differenti idiomi, usi e costumi: in poche parole, dei novelli Marco Polo. Oltre alle materie commerciali veniva data particolare importanza alle materie linguistiche e agli studi geografici.

E infatti, nella prima teca vengono esposti alcuni libri antichi che testimoniano l’interesse dei fondatori della Scuola agli studi legati alla storia del commercio: volumi sul viaggio, la geografia, e un antico tariffario.

Una raccolta, dunque, ricchissima di documenti, fonti e fascicoli che, proprio partendo dall’esploratore, intendono trasmettere il sapere e l’incontro tra culture e costumi differenti, nello stesso modo con cui più di 700 anni fa fece Marco Polo una volta giunto in Oriente. Ed è proprio l’incontro tra l’esploratore veneziano e la cultura giapponese ad ispirare uno dei documenti più enigmatici della collezione: i viaggi di Marco Polo descritti nel "Devisament dou Monde" del 1847 con appendice in lingua giapponese. Questa opera, oltre a testimoniare tutta la ricchezza e complessità nei confronti di un mondo e di una tradizione tutt’oggi ancora studiata ed ammirata all’interno delle aule di Ca’ Foscari, rappresenta una risorsa importante per testimoniare il grande impegno da parte degli studenti ca foscarini nello studio della lingua giapponese. Il forte legame tra Venezia e Giappone avvenne infatti per la prima volta con l'insegnamento della lingua giapponese, proprio presso la Regia Scuola superiore di Commercio della città lagunare nel 1873.

Ed è proprio attraverso queste pagine ingiallite dal tempo che si custodisce la bellezza e curiosità per un periodo storico e culturale lontano che, con la sua attrattiva, continua ad affascinare e legare due mondi cosmopoliti e ricchi di tradizioni come l’Italia ed il Giappone.

Attraverso la varietà di questi scritti, il ruolo dei mercanti, l’indicazione delle rotte commerciali e la geografia, si svela la complessa e ricca organizzazione con cui prima, dopo e durante Marco Polo, la città veneziana si giostrava, alimentando una fitta rete di connessioni sia dal punto di vista economico ma soprattutto storico-culturale. In particolare, lo scritto "La Geografia" di Claudio Tolomeo esposto nella teca 1, rappresenta un esempio  in cui il pubblico può apprende, in modo dettagliato, la meticolosità con cui venivano studiate e memorizzate le longitudini e latitudini di oltre 6000 località, con l'aggiunta di numerose tavole del mondo "novo" e parte della sezione "antichi" del Fondo Storico, probabilmente parte di una donazione della Regia Scuola.

Grazie al contributo dell’Università Ca’ Foscari, il suo Fondo Storico e il Ca’ Foscari Tour, impegnati a valorizzare l’eredità antica  e  la tradizione commerciale veneziana, questi e molti altri documenti all'interno della mostra possono essere consultati dal  grande pubblico, ammirando i tratti salienti di una cultura e storia mai completamente scomparsa, resa immortale da quei personaggi, che, come Marco Polo, vengono tutt’oggi celebrati e riscoperti.

 

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