Le vie d'acqua di Marco Polo al centro della terza giornata di convegno "Dalle Dolomiti al Mare"

28 Giugno 2024

Le vie di Marco Polo, quelle sull'acqua che portano ad Oriente. Le celebrazioni dei 700 anni dalla morte dell'esploratore veneziano sono state al centro della terza giornata di convegno "Risorsa Acqua dalle Dolomiti al Mare - Qualità, Sviluppo e Bioversità" in corso di svolgimento al rifugio Galassi, sulla forcella piccola dell’Antelao a Calalzo di Cadore, promosso dal Comune di Venezia e dal Cai di Mestre.

Protagonisti di oggi i rappresentanti di alcune città cinesi (Sozhou, Hangzhou, Yangzhou e Wuxi), riconosciute Patrimonio Unesco, che sorgono sull’acqua proprio come Venezia introdotte dall’onorevole Laura Fincato, in rappresentanza del Comitato Marco Polo 700 e il direttore della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità Alessandro Costa.

Ad introdurre gli interventi l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. “È un onore e un orgoglio poter ospitare da remoto quattro città cinesi che sono legate a Venezia non solo per motivi storici ma anche per le problematiche legate alla gestione della risorsa acqua - ha detto De Martin - Per il convegno organizzato qui al Galassi un valore aggiunto che arricchisce il dibattito regalandogli una chiave di interpretazione internazionale”.

Al centro del dibattito l'approccio sulla gestione delle acque relativamente ai cambiamenti climatici, all’inquinamento, alla bonifica e alla riqualificazione di un territorio. Dall'esperienza della città 'gemella' Suzhou ad Hangzhou, conosciuta come la Venezia d'Oriente, dove il tradizionale legame millenario con l'acqua negli ultimi anni è stato caratterizzato da interventi per mitigare l'impatto degli eventi atmosferici e il trattamento delle acque per garantirne l'approvigionamento con un risparmio delle risorse. Fino a Yangzhou e Wuxi dove le opere di bonifica su ampia scala si sono trasformate in esempi di rigenerazione urbana e ambientale con la riapertura di grandi parchi pubblici che oggi ospitano eventi e festival affacciati sui rispettivi corsi d'acqua.

“Questi giorni sono momenti di confronto, approfondimento, scambio di esperienze e ricerche anche tecnologiche che vedono al centro l’acqua: risorsa fondamentale ma non infinita e sempre meno disponibile - ha aggiunto Fincato -  Nel programma il Comitato Marco Polo 700 ha 11 progetti: tra questi la celebrazione del Milione e delle relazioni che creó Marco Polo in tante città cinesi”.

Il dibattito si è poi spostato su Venezia, con l'intervento del direttore della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Alessandro Costa, che ha posto l'accento sull'importanza del sistema Mose per la tutela della città lagunare: “Il Mose è stato attivato 84 volte dal 2020 - ha spiegato Costa - E Venezia in queste situazioni è stata preservata da eventi problematici. Questo ci  porta ad una riflessione: proteggendo la città dalle acque l’abbiamo portata dall’essere tra le più minacciate al mondo tra quelle più protette. Quindi, oggi, Venezia ha un sistema di protezione di cui dispone ma che puó essere messo a disposizione di città che hanno problematiche simili in base alle esigenze e ai contesti. Di fatto proteggendo Venezia e tutto il suo sistema retrostante dall’acqua si consente di progettare lo sviluppo del suo tessuto socio economico con un principio sostenibile”.

Il convegno si chiuderà domani, sabato 29 giugno, con gli ultimi incontri e un'escursione alla Forcella Piccola dell'Antelao.

 

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