Continuano gli eventi dedicati a Marco Polo, in occasione dei 700 anni dalla sua morte. Venerdì 11 ottobre, nell'ambito della Maratona regionale di lettura "Il Veneto Legge 2024", l'Ateneo Veneto organizza a partire dalle ore 8.45 una lettura integrale del Milione. Ad alternarsi sul podio gli studenti delle scuole superiori veneziane “Algarotti”, “Foscarini” e “Marco Polo”, dell’università, componenti di associazioni cittadine, attori, soci dell’Ateneo Veneto, e tanti altri.
Probabilmente se Marco Polo non avesse incontrato lo scrittore Rustichello da Pisa nelle carceri di Genova il suo libro non sarebbe venuto alla luce, anche se, come pensano molti studiosi, il veneziano doveva aver portato con sé appunti e osservazioni raccolti con lo sguardo di un giovane che aveva la straordinaria possibilità di varcare terre distanti e di conoscere civiltà assai diverse.
Al tempo stesso Marco Polo viaggiò con l’attenzione che gli proveniva dalla sua formazione di mercante: l’impostazione del testo infatti è quella dei manuali di mercatura, ben distante dai racconti dei missionari francescani o domenicani, che già prima di lui avevano raggiunto quelle terre con l’intento di convertire quelle genti o ricondurle a principi di vita cristiana.
La freschezza del testo del Milione, privo di pregiudizi, deriva quindi dalla giovinezza di Marco e dall’apertura alle differenze e insieme all’osservazione degli stili di vita, alle merci, alle distanze, alle credenze e leggende che circolavano. E la cornice di Rustichello rese la narrazione più affascinante e questo fascino sa ancora catturarci oggi.
La lettura integrale del Milione di Marco Polo che l’Ateneo Veneto propone in occasione della Maratona regionale di lettura “Il Veneto legge”, si basa sull’edizione del testo curata da Giovanni Battista Ramusio (1559), resa accessibile dall’edizione critica digitale realizzata dall’Università di Ca’ Foscari.
Il desiderio degli organizzatori è quello di coinvolgere studenti e cittadini che abbiano piacere di offrire la propria voce per ricordare il celebre viaggiatore ma soprattutto il suo testo, così da restituire la grandezza e la malia del suo racconto: una narrazione nata dagli occhi curiosi e rispettosi delle diversità dei popoli e dei costumi di Marco Polo, vero ambasciatore di pace e fratellanza.