"Marco Polo. I costumi di Enrico Sabbatini": in scena a Palazzo Mocenigo trenta costumi provenienti dal set dell’indimenticabile sceneggiato RAI

14 Maggio 2024

La straordinaria avventura sulla Via della Seta del più famoso mercante e viaggiatore, rivive anche attraverso i costumi di scena dell’indimenticabile sceneggiato: Marco Polo, la grande produzione RAI trasmessa tra il 1982 e 1983, ancora oggi una delle serie televisive di maggior successo della rete, primo prodotto realizzato in collaborazione tra una tv occidentale e una cinese, trasmessa in ben 46 Paesi.

Una produzione colossale, un cast internazionale, una sfida creativa, scenografica e allestitiva che torna in parte, in scena al Museo di Palazzo Mocenigo con una trentina di costumi provenienti dal set e bozzetti originali, frutto di quattro anni di studio e preparazione del film e foto di scena nella mostra Marco Polo. I costumi di Enrico Sabbatini . Un omaggio al grande costumista attraverso il lavoro di Stefano Nicolao e del suo atelier: è con il kolossal che il sarto veneziano avvia la sua carriera, quando, nel 1980, fu chiamato proprio da Sabbatini per lavorare in condizioni estreme, in Nepal, sulla catena dell’Himalaya per realizzare costumi e scene che rappresentassero il passaggio dalla Persia alla Cina. Abiti che divennero motivo di orgoglio per gli abitanti coinvolti nelle riprese e, come ricordato dal regista Montaldo, spesso venivano portati fuori dal set e fatti ammirare dalla dal resto della comunità. 

Con Marco Polo il nome di Sabbatini divenne noto anche oltreoceano, portandolo a firmare i costumi di alcune produzioni hollywoodiane e ricevendo numerose nomination agli Emmy Awards, per Gesù di Nazareth del 1977 di Franco Zaffirelli, Abramo di Joseph Sargent del 1994, Cleopatra del 1999 di Franc Rodden, e sia un British Academy Award che una candidatura agli Oscar con Mission di Roland Joffé del 1986.

La mostra è anche occasione per ricordare il genio creativo di altri due grandi interpreti: Giuliano Montaldo, regista della grande produzione che coinvolse in primo luogo Venezia, con l’invenzione di una Piazza San Marco di fine Duecento, sull'isola del Lido, a Malamocco; Ennio Morricone, che del film firma la straordinaria colonna sonora.